Attualità e mondo antico: un problema in comune
Durante la conferenza del 19 settembre tenutasi presso il Palazzo della Provincia di Pordenone Alberto Camerotto, Alessio Sokol, Marco Fucecchi e Sotera Fornaro hanno presentato il libro “Xenia. Migranti, stranieri, cittadini tra i classici e il presente”. I tre docenti, nella redazione del testo, hanno voluto portare la voce dei classici al di fuori dell’ambiente universitario per mettere a confronto l’antichità e il mondo moderno attraverso una tematica molto presente e attuale come la migrazione.
Il significato profondo di tale tematica è già implicito nella parola “xenia” che deriva dal greco e significa ospitalità verso uno straniero, che per quanto estraneo può diventare un amico.
Il tema dell’ospitalità non è sempre facile da affrontare, visti i problemi dell’Europa nell’accogliere i rifugiati. A colpire l’attenzione del lettore, la presenza della lettera “x” più volte ripetuta sulla copertina, simbolo delle barriere e dei fili spinati che indicano il contrario di ciò che la parola “accoglienza” dovrebbe trasmettere. Questo libro vuole inoltre riprendere i classici trasformandoli in testi da un punto di vista del XXI secolo: anche Omero parla di profughi e di sofferenze, ma ciò che gli autori vogliono fare è utilizzare i classici per stimolare il lettore a vedere la realtà da un altro punto di vista. In questo caso non siamo noi ad essere vicini ai classici, ma sono i classici ad avvicinarsi a noi.
L’intervento finale del filosofo Giuseppe Goisis, docente all’università Ca’Foscari di Venezia, avvia una riflessione riguardante la tematica dell’incontro: “Dovremmo guardare prima ciò che ci accomuna e andare al di là delle differenze, perché spesso siamo i primi ad essere estranei agli altri e soprattutto a noi stessi.”
Lisa Amati e Olga Rodnichevskaya - 5 Aesa