Non scrivere troppo
“Come non scrivere” il nuovo libro di Claudio Giunta, presentato in occasione di Pordenonelegge 2018 all’ex Convento di S. Francesco, presenta i capisaldi della scrittura. In primis l’autore afferma che bisogna essere grandi lettori, prima di essere grandi scrittori, ma i libri da leggere devono essere quelli giusti: non bisogna farsi influenzare da pubblicità, social network e giornali. Ma allora, cosa leggere. Molti i consigli dell’autore, che puntualizza come sia necessaria la lettura di diversi generi (romanzi, saggi, poesie) i quali, successivamente, aiuteranno a scrivere meglio, perché prenderà vita una scrittura che avrà introiettato tecniche, strutture e stili diversi. Ulteriore raccomandazione: evitare troppi giri di parole, mirando il più possibile ad una scrittura diretta, sintetica, concisa. Da evitare senz’altro, come direbbe Calvino, l’“Antilingua”, l’italiano ufficiale, spesso adottato da giudici e burocrati. Non c’è nessuna ragione reale che giustifichi effettivamente l’utilizzo di questo linguaggio, composto da vocaboli così narcisisti, così astratti. Anzi, nella maggior parte dei casi, sostiene lo scrittore, celano una profonda insicurezza, che si rispecchia anche nel momento in cui il lettore non riesce a capire ciò che risulta sotteso. In realtà, spesso, la colpa della mancata comprensione è di chi scrive e non di chi non recepisce il contenuto. “Non vergognatevi di non sapere, piuttosto vergognatevi di non andare ad informarvi”. L’ignoranza non è un problema, essere pigri, invece sì!
Adele Marzotto e Riccardo Tanzi