La narrativa del domani
Sono stati presentati oggi da Federica Manzon, docente della Scuola Holden di Torino, la vincitrice Elettra Solignani e uno dei cinque finalisti del Premio Campiello Giovani, Lorenzo Nardean, in compagnia di Mattia Conti, vincitore dell’edizione 2011. Ad Elettra e Lorenzo, protagonisti della prima parte dell’incontro, è stato chiesto di raccontare la loro esperienza e come sia nata l’ispirazione per i loro racconti. Nessuno dei due ha deciso di propria iniziativa di partecipare al concorso, ma entrambi sono stati indirizzati da chi ha creduto fermamente nelle loro potenzialità.
Essendo i due giovani scrittori anche appassionati lettori, opere come La Coscienza di Zeno di Italo Svevo e I cancelli dell’Eden di Ethan Coen sono stati per loro un grande punto di partenza; in aggiunta, la realtà e la fantasia, che spesso si intrecciano, hanno contribuito a creare le loro storie, storie che hanno confermato di voler continuare a raccontare.
I racconti della cinquina dei finalisti hanno in comune una visione malinconica della realtà in cui i protagonisti sono distaccati dalla vita, non avendo grandi modelli da seguire, e riflettono, sotto certi aspetti, il mondo di oggi. Accade l’esatto contrario nel romanzo di Mattia Conti, Di sangue e di ghiaccio, ambientato nella Lecco dell’Ottocento, in quanto il protagonista è un eroe che decide del proprio destino.
Per chi volesse cogliere il suggerimento, i tre autori hanno consigliato al pubblico dei libri particolarmente importanti per la loro formazione di scrittori, quali Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer, Il giovane Holden di J.D Salinger e Una ballata del mare salato di Hugo Pratt.
Adele Marzotto, Lorenzo Riccobono