Ognuno si salva da solo
L’incontro si apre con uno scroscio di applausi. È uno degli ultimi al Teatro Verdi, in occasione di Pordenonelegge2018. Una donna spigliata e simpatica quella che si presenta alla platea: è Daria Bignardi e presenta il suo ultimo libro, Storia della mia ansia.
Il titolo deriva dalla consapevolezza dell’autrice di essere una persona ansiosa e pervasa dall’inquietudine, caratteristica ereditata dalla madre; un tipo di ansia che diventa, col passare del tempo, “spericolata” come la definisce lei stessa. È da questa riflessione che nasce l’idea di una
storia con tale sentimento come filo conduttore e tema fondamentale di tutto il racconto.
Il romanzo vede come protagonista Lea, una donna che convive ogni giorno con un’ansia cronica. Cresciuta fin da bambina con una madre affetta dallo stesso problema, Lea si rende ben presto conto di non poter sfuggire al suo destino. Circondata dal marito Shlomo, così freddo in ogni situazione
da farle mettere in dubbio persino il suo amore, e dai suoi figli, la vita di Lea subirà un rapido cambiamento dal momento in cui scoprirà di avere una grave malattia. Attraverso le cure a cui dovrà sottoporsi, il destino la spingerà però a fare nuove esperienze e a riflettere su quanto un corpo possa sopportare l’infelicità dell’anima. Tra il mare e la montagna, costretta dalla malattia ad occuparsi per sei mesi solo di se stessa, Lea imparerà ad affrontare le proprie paure ed i propri sensi di colpa, che, come in una sorta di nuova vita, le permetteranno di vedere il mondo con occhi diversi. Capirà che la guerra che combatte non è che con se stessa, fino a giungere alla dolce conclusione che ognuno si può salvare da solo, accettando talvolta l’insensatezza del male.
Carolina Fanzago